Un Protocollo d’Intesa per dare continuità al percorso di rigenerazione socio-economica che parte dal mare, da sempre risorsa di sviluppo economico del territorio, e con l’obiettivo di attuare interventi volti allo sviluppo della sostenibilità ambientale e della “blue economy”.
È l’ultima iniziativa intrapresa in ordine di tempo dall’Amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci per rigenerare la filiera produttiva e socioculturale legata proprio al mare, valorizzare il potenziale delle realtà locali che operano nel settore ed attirare investimenti strutturali esterni.
Ad aver dato via libera alla sottoscrizione dell’accordo è stata la Giunta comunale che, sulla scorta di quanto approvato dal DUP 2024-2026 in relazione allo sviluppo e alla valorizzazione del turismo, ha individuato nell’associazione tarantina di promozione sociale “Officine Maremosso” il soggetto con cui si dovranno raggiungere questi obiettivi.
Operante nell’ambito delle attività finalizzate alla conservazione e alla divulgazione della marineria velica tradizionale con particolar attenzione al settore della carpenteria e costruzione nautica e navale in legno, “Officine Maremosso” agirà in concerto con l’Ente civico non solo per promuovere il territorio ionico attraverso crociere didattiche e istituzionali con imbarcazioni dedicate che possano divulgare la vocazione marinaresca della città di Taranto nel mondo.
Scopo dell’Intesa sarà anche quello di diffondere sia la conservazione della cultura e delle tecniche degli antichi mestieri del mare legati alla storia della città di Taranto come i maestri d’ascia, i calafati e i carpentieri di mare, sia la cultura velica e l’addestramento diretto su imbarcazioni tradizionali a vela. Una serie di attività con cui si intende suscitare l’interesse dei più giovani verso una risorsa in grado di contribuire allo sviluppo di quelle opportunità occupazionali collegate alla “blue economy”.
“L’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere attraverso questo Protocollo è quello di esaltare le tradizioni marinaresche di Taranto attraverso servizi ed attività in grado di rendere fruibile a chiunque la risorsa mare. Grazie a questa risorsa fondamentale per la nostra economia potremo anche puntare sulla rivalutazione di antichi mestieri come quelli dei maestri d’ascia o dei calafati. Ovviamente, non si tratta di un ritorno al passato, ma della consapevolezza di dover guardare al futuro senza dimenticare le nostre radici”, ha dichiarato il vicesindaco Gianni Azzaro, proponente della delibera successivamente approvata dalla Giunta.
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