Renato Perrini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia

Statale 100, Perrini: ‘Mentre la politica discute, si continua a morire’

“Dopo l’ennesimo incidente avvenuto venerdì scorso, 26 gennaio, sulla Statale 100, nel tratto che è stato più volte negli ultimi anni interessato da sinistri, in molti casi, mortali, ho protocollato un’ennesima richiesta di audizione in Commissione Trasporti, per tenere desta l’attenzione sulla messa in sicurezza della Statale 100, nei tratti Gioia del Colle-San Basilio e quello successivo fino a Massafra”. Lo scrive in una nota Renato Perrini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

”Ricordo che lo scorso dicembre in V commissione, alla presenza dei sindaci dei comuni interessati, di Anas, Società Autostrade, del Comitato Strade Sicure, Anita Maurodonoia. assessore ai trasporti, sottolineò che la Regione stava mettendo in essere tutte le soluzioni possibili perché si arrivasse in tempi brevi alla messa in sicurezza di una strada tanto importante quanto trafficata e pericolosa. Al termine dell’audizione emerse la volontà comune di risolvere la questione in maniera strutturale, sia attraverso l’ampliamento della careggiata fino ad arrivare a quattro corsie, che con la realizzazione di uno spartitraffico. E tuttavia, in considerazione del fatto che si tratta di interventi che richiedono tempi esecutivi e di realizzazione molto lunghi, furono valutate positivamente anche proposte di interventi immediati attraverso l’installazione di una barriera jersey, il posizionamento di tutor e di segnaletica orizzontale di rallentamento come strumenti deterrenti soprattutto per gli automobilisti più indisciplinati, aggiunge Perrini.

”Continuo a essere convinto che alcuni dei tir che percorrono il tratto Bari-Taranto e viceversa potrebbero essere deviati in attesa che la SS100 venga messa in sicurezza.  Insomma, ben vengano gli spartitraffico, i tutor per diminuire la velocità, nuova cartellonistica e tutto quello che nell’immediato possa salvare la vita a chi percorre una strada per raggiungere un posto di lavoro, per consegnare la merce o per prestare servizi alla collettività. Ma non si perda tempo”, conclude Perrini.

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