LECCE – Una violenta grandinata, accompagnata da un repentino abbassamento delle temperature, ha messo in ginocchio l’agricoltura salentina, distruggendo il 50% della produzione di patate Sieglinde e Annabella e provocando gravi danni anche a ortaggi e legumi. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia dopo i sopralluoghi nelle campagne di Martano, Salve (Torre Pali) e Gallipoli.
Le piante di patate risultano irrimediabilmente compromesse, con il rischio concreto di perdere anche i raccolti tardivi. Danni pesanti si registrano anche su carciofi, rape, cicorie, finocchi, insalate, zucchine, fave, piselli e cavolfiori. “Il clima pazzo azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori – denuncia il presidente regionale di Coldiretti, Savino Muraglia – costretti a nuove semine, spese impreviste e perdite insostenibili”.
L’associazione agricola sottolinea come l’alternanza tra caldo anomalo e maltempo estremo sia ormai una costante, con conseguenze disastrose su un territorio già reso fragile dall’abbandono delle campagne e dalla cementificazione. Negli ultimi 25 anni, in Puglia è scomparso il 28% della terra coltivata e i danni causati dagli eventi estremi superano i 6 miliardi di euro.
“È urgente riconoscere agli agricoltori un ruolo centrale nella gestione del territorio – conclude Coldiretti – considerando che l’81% dei comuni della provincia di Lecce è esposto a rischio idrogeologico”.
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