I Carabinieri di Foggia hanno arrestato una donna residente ad Orta Nova (Foggia), accusata di usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo.
Le indagini, coordinate dalla D.D.A.A. di Bari in collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, sono iniziate a seguito dell’incendio di un’auto appartenente a una delle vittime. Gli investigatori hanno ricostruito un sistema di usura praticato dalla donna tra il 2023 e il 2024, caratterizzato da tassi di interesse usurari, oscillanti tra il 200% e il 600% annuo. La sospettata sfruttava le difficoltà economiche delle vittime costringendole a pagamenti continui e silenziosi in cambio di prestiti di modesta entità.
Nel corso delle sue azioni minatorie, la donna faceva riferimento a noti esponenti della mafia locale, la “Società Foggiana”, sfruttando il suo legame di parentela con un membro di spicco del clan per incutere timore. Durante le perquisizioni, i Carabinieri hanno rinvenuto pizzini, denaro contante, un’agenda con annotazioni sui prestiti e un libretto postale intestato al figlio disabile di una coppia vittima di usura, trattenuto dalla donna come garanzia.
L’arresto rappresenta un passo importante nella lotta all’usura e all’estorsione in un territorio duramente colpito dall’influenza delle organizzazioni mafiose.
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