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Michele Cilli tre anni dopo, la famiglia chiede la restituzione del corpo

BARLETTA – Il ricordo dei familiari e degli amici di Michele Cilli a tre anni dalla scomparsa. Era la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2022 quando il 24enne barlettano spariva senza lasciare traccia da un bar del centro cittadino, senza far più ritorno a casa. I suoi cari l’hanno ricordato con dei palloncini simbolici in via Ungaretti e chiedono ancora oggi la restituzione del corpo.

Dario Sarcina e Cosimo Damiano Borraccino, entrambi 34enni all’epoca dei fatti, sono stati condannati nel processo successivo. 18 anni e 8 mesi per Sarcina, condannato per omicidio volontario e soppressione di cadavere, 5 anni e 8 mesi per Borraccino per la sola soppressione. Sentenza confermata anche in Appello lo scorso ottobre.

Il ricordo nella lettera inviata alla nostra redazione:

Vorremmo innanzitutto giustizia. Una giustizia che non ci é stata data completamente per la pena inflitta a chi non ha avuto rimorso di ciò che ha fatto. Quindi almeno far sì che non si riducano gli anni decisi in tribunale.

Seconda cosa, vorremmo avere il suo corpo, sapere dov’é e avere un luogo in cui poter piangere, noi famiglia e amici. Se ciò non potesse essere realizzato, almeno sapere ed essere coscienti di cosa gli é successo per rispondere, in parte, alle domande che ci passano ogni giorno nella mente da ben 3 anni e ci dilaniano. Informazioni che vorremmo ricevere in qualsiasi tipo di forma, anche anonima.

Non ci arrenderemo mai, arrenderci sarebbe farlo morire ancora. Lotteremo come abbiamo fatto da quel maledetto giorno, con forza e sofferenza, uniti per Michele e per ottenere risposte, giustizia e pentimento.

Michele potrebbe essere il figlio di tutti, il fratello di tutti, l’amico di tutti. La sofferenza che proviamo noi non dovrebbe provarla più nessuno“.

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