Foto di Anza e Marco Lezzi

Lecce, con la salvezza Gotti può entrare nella storia del club

I tre punti raccolti a Salerno sono ossigeno puro per il Lecce di Gotti. Il tecnico veneto non ha steccato il proprio debutto sulla panchina dei giallorossi, conquistando in casa del fanalino di coda tre punti fondamentali per la corsa alla salvezza, ma anche il primo successo esterno del campionato del Lecce. La gara dell’Arechi era il più classico dei match da non sbagliare, tant’è che grazie alle sconfitte delle sette formazioni che in classifica sono attualmente alle spalle dei giallorossi, la compagine di Luca Gotti è ora tornata a +4 sulla zona retrocessione. La sosta, per certi versi, arriva nel momento migliore. Con la squadra che adesso avrà diversi giorni per poter adottare a pieno i dettami tecnico-tattici di un allenatore che qualcosina l’ha già cambiata. A Salerno, infatti, si sono visti per la prima volta dal primo minuto assieme Krstovic e Piccoli, calciatori che con D’Aversa hanno sempre staffettato. A centrocampo, invece, c’erano due mediani in compagnia del jolly Oudin. Un paio di novità che hanno reso l’intoccabile 4-3-3 un modulo ben più ibrido, pronto a variare in base alle necessità ed alle caratteristiche della partita. Curioso sarà capire come cambierà l’abito tattico dei salentini con il rientro di Banda, out in Campania per infortunio e attualmente a lavoro per rientrare al più presto. La missione salvezza di Luca Gotti è ufficialmente cominciata, e con il piede giusto. L’intenzione è fare ciò che mai nessuno è riuscito a fare a Lecce: mantenere la massima categoria da subentrato. In molti negli anni ci hanno provato, ma senza successo: da Serse Cosmi a Delio Rossi, passando per Silvio Baldini. Gotti ha la possibilità di scrivere la storia ed aprire un ciclo.

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