Sabato sera al San Nicola, la sfida Italia-Malta sarà una “serata amarcord” per l’allenatore della nazionale ospite, Michele Marcolini: il tecnico savonese ha vissuto proprio con la maglia del Bari quattro sorprendenti stagioni in Serie A, dopo l’avvio della sua carriera tra Sora e Torino. In biancorosso collezionò ben 93 presenze e sei reti, diventando un beniamino della tifoseria grazie alle sue prestazioni tutto cuore e corsa.
Marcolini aveva anche una tradizione familiare in biancorosso: il papà Antonio Marcolini, attaccante, aveva giocato con i colori del Bari dal 1972 al 1974. Lo scopritore di Michele Marcolini fu l’allora ds dei pugliesi Carlo Regalia, che da allenatore aveva allenato anche il papà: “L’attuale tecnico di Malta, quando lo ingaggiammo a Bari, era un ragazzo che doveva farsi conoscere. C’era curiosità nei suoi confronti. Poi oltre all’abilità, ha mostrato serietà e lealtà. Era uno dei giocatori punti di riferimento del gruppo”.
“Marcolini – aggiunge – fu una scommessa indovinata al punto da essere molto apprezzato dai tifosi. Quella squadra, allenata da Eugenio Fascetti, aveva grandi ambizioni e sperava con i Matarrese di realizzare il sogno di raggiungere l’Uefa”. “Poi – conclude Regalia – era una persona estremamente seria, sia con i compagni che con i dirigenti. Aveva stoffa per fare l’allenatore? Sì, si vedeva già allora. Aveva grande capacità di applicazione, una qualità che ora starà trasmettendo ai suoi giocatori della nazionale maltese”.
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