Foggia, pugno in faccia a dottoressa del pronto soccorso

Una dottoressa è stata aggredita per due volte, da due pazienti, mentre sabato scorso era in servizio al pronto soccorso del policlinico di Foggia, nel turno notturno.

Lo comunica lo stesso ospedale in una nota. “Una dottoressa in servizio nel turno di notte è stata aggredita fisicamente da un paziente in stato di agitazione che ha persino ricevuto supporto dalla moglie – dice Paola Caporaletti, direttore del pronto soccorso -. La dottoressa, nella sua dichiarazione, ha ricostruito quanto accaduto: il paziente le ha dato un pugno in pieno volto causandole varie contusioni e la rottura degli occhiali: la prognosi, al momento, è di dieci giorni. Sul posto sono anche intervenute le forze dell’ordine. La sanitaria poco prima aveva subito un’aggressione verbale da parte di un altro paziente”.

“La dottoressa è estremamente provata sia sotto il profilo fisico che psicologico e in queste ore sta mettendo in dubbio la possibilità di continuare a svolgere l’attività di medico – continua Paola Caporaletti -. In questo clima è diventato impossibile continuare a svolgere la professione, è veramente una situazione triste. Questi continui attacchi inducono sempre più medici ad allontanarsi dal servizio pubblico. Così facendo, ben presto i pazienti troveranno la porta del pronto soccorso chiusa per assenza di medici. E’ un sistema al collasso che, continuando così, rischia il tracollo definitivo”, conclude Caporaletti.

“Esprimo vicinanza e solidarietà alla dottoressa vittima di un’aggressione mentre prestava servizio nel pronto soccorso. Eventuali disagi non possono giustificare atti di violenza verbale e fisica. Ricordiamo che in caso di lesioni, anche lievi, ora si può procedere d’ufficio, indipendentemente dalla volontà della vittima di sporgere querela”, dichiara Giuseppe Pasqualone, direttore generale del policlinico.

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