Un passo falso brutto e inaspettato, un passo indietro che rischia di compromettere la risalita in classifica avviata con gli ottimi risultati conquistati di recente. Pasqua da dimenticare quella appena messa alle spalle dal Foggia di Cudini, superato sabato nettamente dal Latina di Fontana in quella che è stata senza dubbio una delle peggiori esibizioni dal ritorno del tecnico di Sant’Elpidio a Mare in avanti. In terra laziale è mancato praticamente tutto: l’approccio giusto, richiesto a gran voce nella conferenza stampa pre gara dallo stesso ex Campobasso e Fidelis Andria dopo le difficoltà di Messina, la reazione al gol dello svantaggio subito a pochi minuti dal fischio di inizio e anche la capacità di restare in piedi nelle difficoltà evitando inutili imbarcate. 3-0 per i nerazzurri e satanelli costretti a leccarsi le ferite dopo che la fase peggiore della stagione sembrava ormai in archivio.
Certo, un passaggio a vuoto dopo quattro risultati utili consecutivi e, più in generale, dopo una serie di otto partite con ben 19 punti all’attivo ci può stare, non bisogna fare drammi. Il vero dispiacere, però, viene quando si dà uno sguardo alla classifica: se prima del Francioni si poteva mirare al miglior piazzamento possibile nella griglia playoff, adesso, con la distanza accumulata dallo stesso Latina che al momento occupa l’ottavo posto, si può realisticamente al massimo puntare a insidiare la nona posizione del Crotone, ma soprattutto ci si deve difendere dall’assalto dell’Audace Cerignola undicesima, lontana appena una lunghezza. I rossoneri sono attesi da quattro finali, Casertana e proprio Audace Cerignola in casa e Potenza e Monterosi Tuscia in trasferta: obiettivo non scivolare più per blindare la post season.
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