VENEZIA – La Corte d’Assise di Venezia ha condannato all’ergastolo Filippo Turetta per il femminicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre 2023 a Fossò, in provincia di Venezia. La sentenza, letta dal presidente del collegio Stefano Manduzio, esclude le aggravanti della crudeltà e delle minacce, unificate dal vincolo della continuazione.
Oltre alla pena detentiva e alle interdizioni di legge, Turetta dovrà versare un risarcimento alle parti civili: 500mila euro al padre di Giulia, Gino Cecchettin, 100mila euro ciascuno ai fratelli Elena e Davide, 30mila euro alla nonna Carla Gatto e allo zio Alessio, oltre alle spese legali. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
Dopo la lettura del verdetto, Gino Cecchettin ha commentato amaramente: “È stata fatta giustizia, ma come società abbiamo perso. La violenza di genere va prevenuta, non solo punita. Come essere umano mi sento sconfitto”.
L’udienza conclusiva, la quinta del processo, ha visto il ritiro delle controrepliche previste dal pubblico ministero e dalle parti civili.
potrebbe interessarti anche
Meccatronica, più tempo per adeguarsi: soddisfazione di Casartigiani Puglia
Concorso docenti Pnrr da rifare: violato anonimato nella prova pratica
A 5 anni dal Covid: per 76% dei medici ospedalieri sanità peggiorata
Sanità, silenzio sul vincolo di esclusività: rischio fuga dal SSN
Ferrovie: sciopero del personale il 22 e 23 febbraio
Viminale: “800mila arrestati e denunciati nel 2024, un terzo stranieri”