“Oltre alla Sinistra e al PD, i veri responsabili dell’attuale catastrofe ex Ilva, come lavoratori e tarantini sanno bene, sono il M5S e il senatore Mario Turco in particolare, i quali pur di raccattare qualche voto hanno prima giocato una partita contro lo stabilimento siderurgico proponendone la chiusura e raccogliendo così consensi nelle elezioni politiche del 2018, per poi nel 2019 cancellare lo scudo penale”. Così Dario Iaia, deputato Fdi e segretario della commissione parlamentare Ecomafie.
“Si è fatta venire meno in quel momento una garanzia prevista negli accordi stipulati con il socio privato, salvo poi, con le pive nel sacco, concludere dei patti para sociali assolutamente capestro per lo Stato, liberando anche Mittal dall’obbligo di riassunzione dei 1700 lavoratori di Ilva in As e condannandoli all’oblio, infine costringendo alla non bancabilità Acciaierie d’Italia, così come chiarito dallo stesso Presidente Bernabè – continua Iaia – Il finto ambientalismo piegato agli interessi elettorali e la guerra contro la siderurgia tarantina hanno prodotto il disastro al quale il governo Meloni sta cercando di porre rimedio, con tutte le difficoltà conseguenti alle scelte scellerate assunte in questi anni”.
”Sono stati loro a regalare senza regole e vincoli la nostra acciaieria nazionale al socio indiano e sono stati loro i primi creduloni o peggio ancora, consapevoli e corresponsabili del fatto che mai avrebbe adempiuto alle promesse di acciaio green. Eppure, coloro che quattro anni fa votarono per l’abolizione dello scudo penale hanno ancora il coraggio di parlare e addirittura d’impartire lezioni a chi, oggi, si trova a dover gestire con grandissima difficoltà e prevedibile pressione socio economica questa situazione. Dovrebbero solo chiedere scusa a Taranto e all’Italia”, conclude Dario Iaia.
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