“Il ministro Urso, in audizione, ha sostenuto che mantenendo attiva la produzione dell’ex Ilva si potrà avere l’acciaio pulito per l’industria automotive, e che i due dossier vanno a braccetto e sono decisivi per il futuro industriale del Paese. Il ministro dimostra ancora una volta di non conoscere l’impianto siderurgico e la situazione ambientale e sanitaria di Taranto, anche perché continuando a produrre a carbone non si potrà mai ottenere acciaio pulito”, dice in una nota Mario Turco, vicepresidente del M5S e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Imprese.
“Allo stesso tempo, la sua proposta di tenere in piedi la produzione di acciaio di Taranto per sostenere l’automotive non sta in piedi perché “cozza” con i numeri di automobili prodotte in Italia, che lo stesso ministro dichiara di essersi fermate nel 2022 a sole 473 mila veicoli – continua Turco -. Invitiamo pertanto il ministro Urso a spiegare meglio come intende produrre acciaio pulito utilizzando il carbone e come farà ad aumentare le produzioni di veicoli, oggi ai minimi storici”.
”Il tempo delle passerelle e delle chiacchiere è finito. Il clima di forte coesione che lo stesso Ministro a trovato a Taranto in occasione della sua recente visita se non verranno fornite soluzioni a breve sarà come la quiete prima della tempesta. Grande è la responsabilità del ministro Urso e del Governo Meloni che si sono voluti intestare il fallimento di Acciaierie d’Italia rinunciando alla nazionalizzazione della fabbrica per dare vita a un nuovo progetto per Taranto. Attendiamo, dopo 17 mesi di Governo, un barlume di soluzione a un dramma che la città rivive ancora”, conclude Mario Turco.
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