I concessionari delle aree commerciali pubbliche sono sul piede di guerra contro un intervento imminente del governo, che prevede un ridimensionamento delle concessioni per il commercio su area pubblica, apparentemente per soddisfare richieste europee. “In dieci anni sono scomparse oltre 22mila imprese in questo settore”, ha dichiarato Salvatore Sanghez, presidente di Anva Confesercenti Puglia, che si è detto pronto a informare l’assessore regionale per cercare di arginare il fenomeno.
Secondo Sanghez, però, l’Europa non avrebbe imposto queste misure drastiche. Le concessioni dei mercati ambulanti, grazie alle normative regionali e comunali, scadono tra il 2029 e il 2032. Tuttavia, si vocifera che il governo intenda ridurre la durata delle concessioni già rinnovate e abrogare parte della legge sulla concorrenza del 2022, che aveva tracciato un percorso per la revisione delle concessioni secondo nuove linee guida.
“Un vero e proprio obbrobrio giuridico”, ha tuonato Sanghez, sottolineando che nel settore dei mercati non esistono impedimenti per nuovi operatori, data la crisi e la conseguente disponibilità di posteggi.
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