CERIGNOLA – Prove di grande Cerignola contro la Virtus Francavilla, non si potrebbe dire altrimenti. Gli ofantini hanno sfoderato una prestazione che rasenta la perfezione, seppur con dinanzi un avversario non di certo nella sua miglior serata. Tutti meccanismi di Raffaele hanno girato a dovere: la tenuta difensiva guidata da capitan Ligi, rientrato dopo quasi cinque mesi, un Bianchini “semplicemente fantastico”, come lo ha definito il tecnico, motorino del centrocampo, un reparto offensivo particolarmente ispirato, D’Andrea su tutti. Prove di grande Cerignola, prove di derby, una gara decisiva, non c’è termine più appropriato. A Foggia i gialloblù si giocheranno quasi tutte le speranze di agganciare la decima posizione, i playoff di satanelli e ofantini passano ancora dallo “Zaccheria”, un vero e proprio scherzo del destino ad undici mesi dalla notte del 22 maggio. Il pari del Crotone sul campo della festante Juve Stabia non aiuta, l’Audace sarà chiamato a vincere o, per lo meno, a non perdere, dovendo poi sperare in risultati favorevoli dagli altri campi. Tutto appeso ad un filo dalla lana, come nei più entusiasmanti finali di stagione. Una situazione che avrebbe potuto essere certamente più abbordabile senza i diversi passi falsi che hanno contraddistinto il girone di ritorno, ma ormai guardar dietro non servirà. Anzi, lo sguardo dovrà essere indirizzato in avanti, l’intenzione è quella di recuperare quanti più elementi in vista di domenica, da coloro che sono rientrati da poco a quel Capomaggio determinante negli equilibri del nuovo 3-5-2 di Raffaele, il tutto per giungere al derby nelle migliori condizioni psico-fisiche possibili.
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