CERIGNOLA – Otto pareggi in quattordici partite, basta un dato a spiegare la posizione di classifica non proprio entusiasmante del Cerignola dopo due mesi e mezzo di campionato. Il pareggio di Potenza è lo specchio di una stagione finora certamente non negativa, ma costellata da alti e bassi e senza quella continuità necessaria per mantenere un piazzamento di vertice.
Al “Viviani” i gialloblù hanno sfoderato un primo tempo di assoluto livello, mostrando quelle che sono tutte le potenzialità di un organico ampio e di spessore. Nella ripresa il blackout, sono venute fuori tutte le incertezze di una squadra dai due volti, con 15 gol subiti e diversi punti persi a partire da alcuni pareggi di troppo: Messina, Sorrento, Crotone, Taranto e adesso Potenza, troppi mezzi passi falsi dai quali si poteva e si doveva trarre qualcosa in più, una serie di rimpianti che iniziano a pesare sulla classifica portando all’attuale decimo posto.
Le sole due sconfitte incassate finora dimostrano la reale forza di un Cerignola ricco di individualità e giocatori di spicco per la categoria, una squadra capace di ingarbugliare quella di Lerda pochi giorni fa per un’ora abbondante e costruita per confermare quanto di buono fatto nella passata stagione.
Le aspettative sono alte e c’è del terreno da recuperare, ma la strada è ancora lunga. Beffe come quella del “Viviani” possono servire anche al giovane Ivan Tisci per crescere, maturare e migliorare, senza dimenticare di trarre gli elementi positivi di una prestazione positiva a metà.
Nulla è perduto, per dare una sterzata alla stagione c’è ancora tempo, un filotto di vittorie cambierebbe già le cose, ma le individualità non basteranno: innanzitutto, bisognerà risolvere i problemi per poi trovare continuità.
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