BARI – Ha risposto a tutte le domande del gip Ilaria Casu del tribunale di Bari, e si è dichiarato estraneo ai fatti, Alfonso Pisicchio, ex assessore regionale all’Urbanistica della prima Giunta Emiliano, ai domiciliari da mercoledì scorso, 8 aprile, insieme al fratello Enzo e ad altre cinque persone, accusate di truffa e turbativa d’asta e di aver pilotato cospicui finanziamenti regionali ad alcune imprese in cambio di varie utilità (tra cui numerose assunzioni di familiari e militanti politici) e attraverso polizze fideiussorie false fornite da un sedicente broker. In totale cinque le persone coinvolte per tre presunti appalti truccati. Secondo l’accusa, Alfonso Pisicchio avrebbe utilizzato “la sua influenza politica e le sue relazioni, tramite suo fratello Enzo, per una gestione clientelare del suo ruolo, con favoritismi per ottenere ritorni in termini di consenso elettorale
Non ha utilizzato la stessa linea difensiva, invece, Enzo Pisicchio, anche lui interrogato dalla gip Casu. Il presunto faccendiere – per il quale il legale ha chiesto la revoca dei domiciliari – si è avvalso della facoltà di non rispondere
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