Donato Capece, segretario generale del Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, fa appello al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al guardasigilli Carlo Nordio: “Bisogna assumere con urgenza tutele concrete per gli appartenenti al corpo di Polizia Penitenziaria di fronte ai problemi sempre più complessi del sistema penitenziario della nazione; servono garanzie funzionali e nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio, come le bodycam e il taser per potersi difendere dai detenuti violenti nonché nuove tutele legali”.
“È inaccettabile lo scenario quotidiano in cui opera la Polizia Penitenzia, tra aggressioni, rivolte e altri eventi critici – continua Capece -. Sono troppe e inaccettabili le aggressioni contro gli agenti, troppo pochi in servizio: l’organico è pari al 16%, sono 35.717 i poliziotti in attività, ma ne servirebbero 42,850. Così non si può più andare avanti, è uno stillicidio continuo e quotidiano. Nelle carceri della nazione serve forte ed evidente la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, servono provvedimenti urgenti ed efficaci”.
Capece, torna ad appellarsi anche ai sottosegretari alla giustizia Andrea Delmastro e Andrea Ostellari per un incontro urgente: “Per ristabilire ordine e sicurezza è necessario attuare davvero “tolleranza zero” verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta. Ma occorre anche programmare urgenti riforme strutturali non più rinviabili: come l’espulsione dei detenuti stranieri, la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari, la previsione che i tossicodipendenti scontino la pena in comunità e, soprattutto, il potenziamento dell’organico della Polizia Penitenziaria e più tecnologia a supporto degli agenti”.
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