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La doppietta di Rajkovic non è bastata per evitare il ko (foto Brindisi FC)

Brindisi, la maledizione dei minuti finali: troppi punti persi sulla strada della salvezza

La beffa, sempre negli ultimi minuti. Il Brindisi ci è ricascato, ancora una volta. Gol subiti nel finale, punti sfumati proprio quando sembravano ormai in tasca. Un copione che si ripete e che pesa come un macigno sulla corsa salvezza. L’ultima delusione è arrivata contro la Virtus Francavilla: avanti fino al recupero, poi il sinistro prepotente di Franco Sosa al 92’. Un pareggio che sa di sconfitta. La delusione è stata così forte che la società ha scelto la via del silenzio stampa.

Ma non è un caso isolato. Con l’Acerrana, il Brindisi conduceva 2-1 fino al 90’, poi due gol subiti in tre minuti hanno trasformato una vittoria in una sconfitta amarissima. Copione simile contro il Costa d’Amalfi: da 2-0 a 2-2, con il colpo del pareggio arrivato all’88’.

Eppure, non sempre i minuti finali sono stati solo una condanna. Il Brindisi ha anche saputo colpire nel momento giusto: la vittoria sulla Fidelis Andria è arrivata al 95’, quella con la Nocerina all’88’. Ma il saldo resta negativo: nei finali di gara i biancazzurri hanno perso 12 punti e ne hanno guadagnati solo 6, lasciandone per strada ben 6. Un dato che pesa come un macigno sulla classifica, perché con una migliore gestione dei minuti finali il Brindisi potrebbe trovarsi oggi a quota 27, anziché inchiodato all’ultimo posto con 15 punti.

A otto giornate dal termine, i biancazzurri sono distanti sette lunghezze dall’Angri, che occupa l’ultimo posto utile per i playout. E il calendario non concede sconti: dovranno affrontare nelle prossime giornate Angri, Ugento, Manfredonia e Francavilla in Sinni, con tre di questi scontri diretti da giocare al Fanuzzi.
Il destino è ancora tutto da scrivere, ma un dato è certo: per salvarsi, il Brindisi dovrà imparare a gestire meglio i finali di partita. Perché in questi si può vincere… o sprofondare.

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