“Il bilancio consuntivo del 2023 ha chiuso un anno che ha visto il progetto dei partiti di centrosinistra, dal PD ai 5 Stelle ai verdi che amministravano il comune di Taranto attorno a Melucci, andare in frantumi mentre noi abbiamo sempre fortemente contestato l’operato dell’amministrazione non solo per l’assenza di visione, ma anche per specifiche questioni: come ad esempio il piano della raccolta rifiuti, la diminuzione della percentuale di differenziata, l’aumento della Tari, l’assenza di azioni strutturali per risanare l’Amiu, l’imposizione tributaria al massimo con l’abolizione dell’esenzione per i redditi minori dell’Irpef comunale, l’aumento di alcuni servizi, come le rette degli asili comunali, l’aumento delle strisce blu, l’abolizione del parcheggio agevolato a 25 euro per i lavoratori dipendenti e tante altre questioni ancora. Inoltre l’assenza evidente di coesione politica nell’amministrazione comunale ci ha indotto a portare avanti una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, che non abbiamo potuto discutere in consiglio comunale, e per questo siamo andati presso un notaio a firmare per far cadere l’amministrazione. Pertanto per questo bilancio, il rendiconto 2023 del Comune di Taranto, il voto di Fratelli d’Italia non poteva che essere un voto contrario; un voto motivato e coerente in linea con le posizioni e le critiche da noi finora espresse sull’operato dell’amministrazione che non sono mutate, non ravvisando nei tarantini apprezzamento per la gestione della città”. Così in una nota Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano del gruppo consiliare FdI al Comune di Taranto.
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