“La cabina di regia prevista nella manovra 2023 è una scorciatoia che contrastiamo. E se c’è qualcuno al sud che pensa di mettersi d’accordo con Calderoli per un piatto di lenticchie ci troverà duramente contro. I Lep si fanno in Parlamento e il governo metta in preventivo che se vuol essere credibile deve ipotizzare un fondo di perequazione, così come avevamo fatto con il governo Conte 2. C’è un Sud che in questi ultimi anni si è riscattato con forza dalla narrazione classica di un mezzogiorno sprecone, poco sviluppato e in perenne rincorsa delle regioni del nord. La Puglia è una di quelle Regioni del mezzogiorno cresciuta più della media italiana e anche nel primo semestre 2022 ha raggiunto un +5,6% di Pil con l’Italia ferma al 3,4%. Non permetteremo a nessuno di interrompere questa crescita e di tornare indietro. Per questo motivo, rimandiamo al mittente ogni tentativo di autonomia differenziata ai danni dei cittadini del sud. Prima il ministro Calderoli ha cercato di spaccare il Paese in due con un testo chiaramente incostituzionale, adesso hanno inserito in legge di bilancio una cabina di regia per definire i Lep (livelli essenziali delle prestazioni). No, i LEP si discutono e definiscono in Parlamento, perché stiamo parlando di diritti essenziali su scuola, sanità, assistenza e traporto pubblico locale che vanno garantiti a tutti da nord a sud, dalle aree interne alle aree di montagna. Il PD non permetterà in alcun modo fughe in avanti e non permetteremo a nessuno di svendere il Sud, in alcun modo”. Così Francesco Boccia, senatore PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, intervenendo a Trani a un dibattito sull’autonomia differenziata con il Prof. Viesti, il sindaco di Andria, Giovanna Bruno, e il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro.
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