Roma – “Una nuova alleanza tra datori di lavoro e lavoratori, fondata sulla condivisione degli oneri e degli onori, promuovere la partecipazione dei lavoratori al destino della propria impresa, incrementare le politiche di welfare, rafforzare il peso della contrattazione legata ai territori alla dimensione aziendale per superare le rigidità dei contratti nazionali senza smarrire le tutele sul lavoro”. Questo ha detto la Premier dal palco dell’assemblea nazionale della Cisl sulla scia della legge sulla partecipazione portata avanti dal sindacato con oltre 400 mila firma ed ora all’attenzjone del parlamento. Non una riforma ma una sfida per affrontare nella modernità i cambiamenti della produzione e del mondo del lavoro.
La collaborazione e’ palpabile in sala. La Premier la rimarca lanciando frecciatine
alla Cgil di Landini, che al contrario della Cisl continua a fomentare “rivolte sociali”. Poi
insiste sulla necessità di affrontare la crisi demografica e valutare gli effetti dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro.
Per il segretario Luigi Sbarra accolto da una standing ovation e’ l’ultima assemblea. Al suo posto subentrerà la tarantina, Daniela Fumarola che ha incassato il pieno sostegno di tutte le strutture della Cisl
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