La Procura di Taranto ha autorizzato l’esecuzione della quasi totalità delle attività richieste dall’ex Ilva sull’altoforno 1 (AFO1), in seguito all’incidente avvenuto nei giorni scorsi. Lo ha reso noto lo stesso ufficio giudiziario in una nota diffusa oggi.
Il provvedimento è stato adottato “sulla base delle valutazioni espresse da Arpa Puglia nel parere trasmesso alle ore 12.04 del 10 maggio”, ed è stato depositato già alle 13.01 dello stesso giorno, ossia 22 ore dopo la presentazione dell’ultima istanza da parte dell’azienda, rispettando così il termine di 48 ore indicato da Acciaierie d’Italia.
La Procura ha precisato che sono state escluse soltanto le attività che, secondo il parere tecnico di Arpa, non incidevano sulla sicurezza e integrità degli impianti, oppure che risultavano incompatibili con le esigenze probatorie legate al sequestro dell’altoforno.
Il chiarimento si inserisce in un contesto di forte attenzione mediatica e istituzionale sulla gestione dell’impianto, dopo il fermo causato dall’incidente e il successivo avvio della cassa integrazione per migliaia di lavoratori.
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