TARANTO- È entrato in un locale abbandonato alla periferia della città e giorno dopo giorno ci ha creato un laboratorio per tagliare e confezionare eroina e cocaina. Poi ha iniziato a immetterla sul mercato dello spaccio, ricevendo i clienti in un vicolo della Città Vecchia, incurante del fatto che i carabinieri avessero iniziato a pedinarlo e osservarlo. Un 23enne è finito nel carcere di Turi con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.
È accaduto nella giornata di ieri, 20 gennaio, nel corso di un servizio antidroga, quando il militari della sezione operativa della compagnia carabinieri di Taranto, congiuntamente ai colleghi della stazione di San Cataldo, hanno tratto in arresto un 23enne di Taranto, pregiudicato, resosi responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina.
I militari, avendo sospetto che il pusher avesse messo in piedi una vera e propria attività di spaccio in un vicolo della Città Vecchia, a seguito di mirati servizi di appiattamento e osservazione, hanno assistito a molteplici cessioni di stupefacenti ad altrettanti clienti.
L’intervento dei militari ha consentito, infatti, di trovare e sequestrare 45 grammi di eroina e 1,5 grammi di cocaina, nonché materiale per il confezionamento delle dosi. Gli accertamenti hanno altresì permesso di verificare che il 23enne si è impossessato abusivamente di un locale in stato di abbandono, adibendolo a vero e proprio laboratorio per il taglio e il confezionamento delle dosi di stupefacente che sono state immesse sul “mercato”. L’arrestato dopo le formalità di rito è stato associato presso la casa circondariale di Turi a disposizione dell’autorità giudiziaria jonica.
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