Virtus, Villa suona la carica: “Sfidiamo il Sorrento con cuore e atteggiamento”

L’avventura 2.0 di mister Alberto Villa sulla panchina della Virtus riparte dalla sfida di Potenza contro il Sorrento. Il tecnico biancazzurro, richiamato sulla panchina degli imperiali dopo l’esonero di Occhiuzzi, è tornato a parlare anche in conferenza stampa, apparendo particolarmente motivato, e presentando l’insidioso match in programma per lunedì.

“La gara di andata la ricordo bene, purtroppo. Mister Maiuri lo conosco personalmente ed è un allenatore molto preparato, con idee valide ed importanti. Ha dato la giusta mentalità ad un Sorrento che gioca bene ed a memoria. Ci sarà da soffrire, ma è arrivato il momento di raccogliere qualcosa. Non importa come, conta solo tornare a casa con dei punti. Voglio lavorare sulla testa di questi ragazzi, affinché capiscano che d’ora in poi ogni dettaglio può fare la differenza. Non dobbiamo avere paura di nessuno.

Ho parlato con i ragazzi che non conoscevo, si sono messi subito a disposizione e stanno capendo il momento di difficoltà. Servirà del tempo ovviamente prima che riescano ad allinearsi con la mentalità di un nuovo allenatore, ma sono calciatori intelligenti. Hanno doti importanti e devono tirarle fuori. In questi due giorni ho visto entusiasmo e positività. Ci sono ancora 12 partite e tanti punti in palio. Dobbiamo mettere in campo ciò che fino ad ora non si è visto, se non raramente. Cuore, fame e atteggiamento saranno fondamentali, così come la cattiveria agonistica. C’è qualcosa di troppo importante da difendere. La società a gennaio ha fatto di tutto per mettere tutti nelle condizioni di far bene nella seconda metà di campionato.

Abbiamo aumentato le sedute di allenamento, cercando di dosare tutto per bene. C’è bisogno di lavorare, se necessario andremo in ritiro. L’importante è fare di tutto per arrivare all’obiettivo. Dobbiamo anche riconquistare i nostri tifosi, ora comprensibilmente sfiduciati. Abbiamo la fortuna di avere al nostro seguito dei sostenitori intelligenti, che non chiedono la luna, ma solo impegno, sacrificio e sudore. Io le ricordo le partite perse in cui siamo stati applauditi. Abbiamo bisogno del loro calore e del loro sostegno. In questa categoria secondo me idee e fisicità sono importanti, sì, ma vengono dopo l’atteggiamento. Voglio quindi vedere i giri del motore al massimo. La classifica ci dice che non possiamo parlare di salvezza diretta, rischieremmo di illudere qualcuno. Pertanto dobbiamo lavorare per un buon piazzamento in ottica playout. Poi se saremo tanto bravi si apriranno seconde strade e ne usciremo. Ora però dobbiamo guardare l’obiettivo più vicino e concreto, ossia i playout”.

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