Il Consiglio comunale di Taranto si è trovato in una situazione di stallo oggi, sabato 3 febbraio, impedendo la discussione sulla mozione di sfiducia bipartisan presentata contro il sindaco Rinaldo Melucci.
La mancanza del numero legale ha fatto emergere tensioni nella coalizione di centrosinistra, originando dalla decisione di Melucci di ampliare la maggioranza includendo Italia Viva, partito da cui si era precedentemente distaccato.
“La maggioranza non c’è, non c’è nei numeri e non c’è in aula – dicono i consiglieri comunali Anna Filippetti e Giuseppe Tursi del Pd -. L’immagine della massima assise cittadina lo dimostra chiaramente: presenti solo l’opposizione e il presidente del Consiglio comunale. La città è di fatto in mano a un manipolo di gente che ha a cuore unicamente il proprio bene e non quello della città”.
Massimiliano Di Cuia (Forza Italia), Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano (FdI), Francesco Battista (Lega), Mimmo Festinante, Francesco Cosa e Walter Musillo (Svolta liberale) sottolineano come “ci saremmo aspettati uno scatto di reni e di responsabilità da parte dei colleghi nei confronti dei tarantini che meritano un’amministrazione solida, coesa e in grado di governare la città. Cosa non si fa per non perdere la poltrona! Impedire la discussione della mozione, facendo cadere il numero legale, si traduce solo in un modo: negare la democrazia all’interno delle istituzioni”.
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