Non sì fermano le indagini della Squadra Mobile di Taranto, che nei giorni scorsi ha arrestato 10 nigeriani (uno ai domiciliari) ritenuti presunti responsabili di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, riciclaggio di denaro. Nella maxi operazione, avviata con il supporto dei servizi di intelligence nazionali (AISI), è emerso che l’organizzazione criminale utilizzava “sportelli clandestini” per versare in Italia il denaro, probabile provento dello smercio degli stupefacenti, per poi prelevarlo direttamente in Nigeria. Per compiere questa operazione, la struttura criminale si è avvalsa della cooperazione della titolare di uno degli esercizi commerciali presenti sul territorio tarantino.
E’ stato accertato che la donna ha posto in essere una serie di operazioni finalizzate al trasferimento di denaro utilizzando, in diverse occasioni nel 2020, il proprio esercizio commerciale cui veniva consegnato materialmente il denaro poi trasferito con bonifico online da una banca nigeriana in favore del conto indicato dal committente, acceso sempre in altra banca nigeriana.
Pertanto, Massimo Gambino, questore di Taranto, ha firmato la sospensione dell’attività commerciale dell’esercizio commerciale per 15 giorni, tenuto conto che la situazione risulta di particolare gravità e allarme sociale per la collettività e costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.
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