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Taranto, Falcone: ‘Preoccupano i dati di bilancio del Comune’

“Il problema delle finanze del Comune di Taranto è la riscossione, un dato preoccupante che certifica diversi aspetti. Anni di aliquote della tassazione locale al massimo hanno probabilmente riempito il bilancio del nostro Comune di crediti verso i cittadini, se ne rilevano 260 milioni di euro, molti dei quali di dubbia esigibilità”. Lo scrive in una nota Francesco Falcone, coordinatore provinciale Con Taranto.

“Il dato peggiore riguarda la TARI/TARSU, che circa il 50 percento dei tarantini non paga per ragioni disparate e tutte da verificare – aggiunge -. Chi, tra i cittadini, non ha nulla da perdere nel rapporto tra patrimonio personale e obblighi di contribuzione fiscale, molto probabilmente non paga, ma come gli altri fruisce dei servizi e spesso vi si lamenta per la loro imperfezione. È tuttavia impossibile garantirli alle condizioni attuali con questi livelli di dispersione o di evasione”.

”La riscossione così non va, è sempre possibile studiare in collaborazione con le agenzie fiscali e la Guardia di Finanza, modalità di accertamento che, sulla base dei consumi dei cittadini, identifichino chi non può pagare da chi non vuole contribuire destinando i consumi ad altro – continua Falcone -. Il peso della tassazione locale ricade su cittadini già vessati dalla tassazione nazionale, mentre probabilmente troppo poco si fa in favore di coloro i quali si ritengono più furbi degli altri”.

”Se i servizi di raccolta dei rifiuti non funzionano, se i servizi comunali perdono sportelli al pubblico, se i servizi di trasporto risultano insufficienti, è colpa di questa grave condizione. Intervenire su chi evade e potrebbe pagare e farlo in fretta perché la riduzione del numero dei cittadini si rifletterà presto anche sulle casse pubbliche. Intervenire su chi non ce la fa, trovando strade di conciliazione. Ma 260 milioni di euro di crediti per tributi, sanzioni e imposte sono una cifra assai importante”, conclude la nota firmata da Francesco Falcone.

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