“Mentre da un lato l’amministrazione comunale invia cartelle esattoriali a persone ammalate e in difficoltà economica, chiedendo esosi pagamenti ai pazienti destinatari di servizi domiciliari adi e sad, e invia lo sfratto esecutivo a quattro anziani che sperimentano un’esperienza di cohousing in un immobile di proprietà comunale, dall’altro si aumenta il compenso al capo di gabinetto e lo si equipara alla retribuzione tabellare prevista per i dirigenti”. Lo scrivono in una nota Gianni Liviano, Enzo Di Gregorio, Lucio Lonoce, Luca Contrario, Antonio Lenti e Mario Odone, consiglieri del Comune di Taranto.
”E’ questa la discutibile decisione presa con la delibera numero 72 del 1° marzo 2024 dalla Giunta Comunale. Vale la pena rilevare, al solo fine di cronaca, che l’attuale capo di gabinetto, nell’arco di pochi mesi è passata dal ruolo di staffista a quello di funzionario in provincia e a quello di capo di gabinetto del comune di Taranto, fino a riscuotere oggi lo stesso stipendio di dirigenti vincitori di concorso e con notevole esperienza”, aggiungono i consiglieri nella nota.
”Melucci continua a sorprenderci per la gestione personalizzata e privatistica che ha della cosa pubblica. Sottoporremo alla Corte dei Conti la valutazione della legittimità di questa decisione che, ripetiamo, noi riteniamo inaccettabile”, concludono.
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