Sono pronti alla mobilitazione i cittadini che nella serata di lunedì 26 febbraio hanno partecipato all’assemblea promossa da CGIL e UIL sul tema delle cartelle pazze relative alla quota di co-partecipazione da parte dei fruitori del servizio ai costi per l’assistenza domiciliare integrata di ADI e SAD.
Dopo il parziale dietrofront dell’amministrazione comunale, che si era detta disponibile a ritirare cartelle di riscossione a volte conpregressi anche mille euro, gli utenti sono stati costretti a fare i conti con la realtà.
“Conti veri e propri – dicono i referenti della CGIL e della UIL, Ronsisvalle e Eramo – Perché quella variazione al regolamento comunale, avvenuta senza nessuna interlocuzione con i sindacati, di fatto arriva su finanze famigliari già pesantemente compromesse dai “costi” imposti dalla fragilità. E il Comune che fa? Al posto di venire incontro ai suoi cittadini più “deboli”, continua a pretendere “minaccioso” il pagamento di spettanze per circa 25mila euro complessive (così come ci viene riferito in Commissione Servizi del Comune di Taranto – ndr): meno di tanti finanziamenti a pioggia allocati sul capitolo dell’intrattenimento”.
Dunque, la questione per CGIL e UIL non è solo economica, ma anche di priorità politica nelle scelte che riguardano il governo del territorio. “Alla luce di questa situazione, con 350 famiglie e 60 operatori socio sanitari legati a doppio nodo a questa decisione politica è opportuno domandarsi qual’è la ratio, ma anche l’orizzonte ideale, il DNA che questo ente continua ad avere sul fronte della giustizia sociale e dell’individuazione delle priorità”, scrivono ancora Ronsisvalle e Eramo.
Infine il diktait. “Quelle richieste di pagamento vanno ritirate e va cambiato il regolamento comunale di accesso a servizi indispensabili per persone che misurano anche il grado di maturità e inclusione della comunità in cui vivono, dalla possibilità di rimanere dignitosamente cittadini. Se questo non accadrà il fronte si sposterà in piazza”, sottolineano i rappresentanti di CGIL e UIL.
All’Assemblea cittadina, organizzata da CGIL e UIL, hanno partecipato anche i rappresentanti di molte associazioni del territorio.
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