“Non ci meraviglia che alcuni partiti della maggioranza che sostengono il sindaco sventolino in modo ingannevole la bandiera dell’ambientalismo dopo aver approvato una inutile mozione di contrarietà alla riapertura della discarica Ex Vergine: hanno pensato di salvare la faccia votando quell’atto nella seduta del 9 ottobre scorso, quando nell’ambito del procedimento amministrativo avviato per il rilascio della relativa autorizzazione il Comune di Taranto non ha depositato alcuna osservazione nei termini previsti dalla legge”. Lo scrivono in una nota i consiglieri d’opposizione Francesco Cosa, Walter Musillo, Giampaolo Vietri, Massimiliano Di Cuia, Francesco Battista, Tiziana Toscano e Cosimo Festinante.
“Infatti, l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione richiesta, ovvero la Provincia di Taranto, con nota n.22843 del 15 giugno, aveva comunicato l’avvio del procedimento relativo alla riattivazione della discarica invitando i soggetti pubblici e privati interessati a produrre osservazioni, come prevede la norma, entro il termine di trenta giorni, termine che sarebbe scaduto il 15 di luglio scorso. Tale comunicazione aveva nell’elenco indirizzi come primi due destinatari il sindaco Melucci e la direzione Ambiente del Comune di Taranto”, aggiungono.
”Allo scadere dei trenta giorni però il Comune di Taranto, a differenza di altri comuni interessati, non ha depositato alcuna osservazione né diniego all’apertura di tale impianto di smaltimento rifiuti. Nessuna osservazione è stata inoltrata alla provincia da parte del Comune di Taranto né da parte tecnica né da quella politica. Chi governa la città, evidentemente al mare in quei giorni, si è ricordato dopo tre mesi di discutere l’argomento solo per salvare la faccia dinnanzi ai numerosi militanti dei partiti della stessa maggioranza inferociti verso i propri rappresentanti istituzionali per il mancato deposito di osservazioni da parte dell’amministrazione Melucci”.
”Pertanto, l’atto ora approvato in consiglio comunale è in tutta evidenza una farsa, in quanto semplice dichiarazione di contrarietà alla discarica di natura politica, che lascia il tempo che trova frutto di un’iniziativa di facciata. Se non conoscessimo gli attori che amministrano la città non capiremmo come mai il comune di Taranto quando poteva agire nelle modalità e nei termini previsti, come opera una politica seria, non lo ha fatto visto che era così tanto contrario alla riattivazione di tale sito di stoccaggio rifiuti!”.
“Ma, purtroppo per loro, conosciamo perfettamente chi ci amministra e, come spiegato in consiglio comunale e qui ribadito, capiamo bene che gli stessi oltre a prendere quotidianamente in giro i tarantini ora intendono raggirare anche i cittadini di Lizzano e dell’intera provincia ionica. I cittadini devono sapere che ciò che si è consumato in consiglio comunale è un passaggio a tempo scaduto e che non vincola in nessun modo nessuno in quanto il rilascio delle autorizzazioni ambientali sono di competenza della Provincia che le rilascia applicando la legge acquisendo osservazioni di natura esclusivamente tecnica, e non politica, come hanno fatto nei tempi previsti gli altri comuni della provincia interessati”, concludono i consiglieri di opposizione.
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