Nelle ore che precedono lo sciopero nazionale proclamato per il 30 marzo nel settore della Distribuzione Moderna Organizzata, l’attenzione si concentra sul comunicato diffuso da Federdistribuzione e sulle giuste risposte che devono essere date ai lavoratori.
Sebbene Federdistribuzione affermi l’intesa tra le Organizzazioni Sindacali e la parte datoriale riguardo all’adeguamento delle competenze, rimane oscuro il motivo per cui il tavolo per il rinnovo contrattuale sia stato abbandonato all’unanimità dalle sigle sindacali
Giuseppe Scarciglia, Segretario Provinciale di UGL Terziario di Taranto, denuncia che le condizioni imposte dalla parte datoriale per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) comporterebbero un peggioramento delle condizioni per i lavoratori a tempo determinato.
Tali condizioni includono la proroga dei contratti esistenti, l’accorpamento di livelli retributivi orientati al ribasso e una sorta di “demansionamento legalizzato”.La UGL Terziario ritiene queste modifiche inaccettabili, considerandole lesive dei diritti acquisiti dai lavoratori nel tempo.
Scarciglia esprime fiducia in un ripensamento da parte della parte datoriale, specialmente alla luce dei recenti rinnovi contrattuali siglati con successo nel settore.Lo sciopero del 30 marzo 2024 è proclamato come protesta contro la distinzione tra lavoratori di serie A e serie B, soprattutto nel settore del Terziario e del Commercio.
In assenza di risposte soddisfacenti, la protesta continuerà fino al raggiungimento del tanto atteso rinnovo contrattuale che i lavoratori attendono da quattro anni.
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