A Minervino di Lecce, poco prima di Ferragosto, una dottoressa di 37 anni è stata aggredita durante il turno notturno della guardia medica. La professionista era intervenuta presso un’abitazione su richiesta di una donna che si era sentita male. Tuttavia, il marito della paziente ha reagito violentemente alla terapia prescritta, insultando e spingendo la dottoressa fuori dalla casa. La vittima ha presentato denuncia e segnalato l’episodio alla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, per poi rassegnare le dimissioni.
Solo pochi giorni prima, a Maruggio, nel Tarantino, un’altra dottoressa della guardia medica, specializzanda in Urologia, è stata aggredita da una coppia di turisti. I due si erano recati alla guardia medica per far visitare il figlio minore con un problema all’occhio. Dopo un primo controllo, la dottoressa aveva consigliato di portare il bambino al pronto soccorso per ulteriori accertamenti. I genitori, insoddisfatti, l’hanno minacciata di morte e strattonata. Anche in questo caso, i responsabili sono stati identificati e denunciati dai carabinieri. La dottoressa ha dichiarato che non intende più prestare servizio nel presidio di Maruggio.
Questi episodi evidenziano la crescente preoccupazione per la sicurezza del personale medico, esposto sempre più spesso a violenze durante il servizio di continuità assistenziale.
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