Trump accusa Zelensky e Biden dopo la strage di Sumy

Intanto da Kiev arriva un nuovo allarme: “La minaccia è reale e la situazione potrebbe degenerare in una guerra mondiale”

Nuovo attacco del presidente Usa Donald Trump al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, all’indomani della strage di Sumy. “Zelensky e Biden hanno fatto un lavoro orribile consentendo che questa guerra scoppiasse. Mai iniziare un conflitto con qualcuno che è 20 volte più grande”, ha dichiarato puntando il dito contro i vertici ucraini e americani per l’escalation in corso.

Solo in un secondo momento, Trump ha esteso la sua condanna anche al presidente russo Vladimir Putin, affermando che “la colpa è di tutti”, cercando così di riequilibrare il giudizio.

Intanto da Kiev arriva un nuovo allarme: “Se non siamo fermi, Putin avanzerà ancora. La minaccia è reale e la situazione potrebbe degenerare in una guerra mondiale”, ha avvertito Zelensky in un’intervista rilasciata alla CBS.

Sul fronte europeo, il cancelliere tedesco Friedrich Merz si è detto aperto all’invio di missili Taurus all’Ucraina, aprendo di fatto a un nuovo possibile supporto militare. Immediata la reazione del Cremlino, che ha definito la posizione tedesca come una “ulteriore escalation”.

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