Nella cornice della libreria L’Agorà – Bottega delle Nuvole, a Ruvo di Puglia, un pubblico attento ha seguito la presentazione di Sbarre, il romanzo dell’ex magistrato antimafia Sandro Messina. L’evento, promosso dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Ruvo di Puglia, ha offerto uno spazio di riflessione sulle complessità del sistema giudiziario italiano e sul dramma dell’ingiusta detenzione e sulla giustizia riparativa.
L’incontro è stato aperto dall’intervento dell’assessore Nico Curci, che ha sottolineato il valore del percorso sulla giustizia riparativa avviato dal Comune, volto a promuovere un approccio più umano nella gestione dei conflitti. A dialogare con l’autore sono stati Edgardo Bisceglia, vice direttore della Caritas diocesana di Molfetta-Giovinazzo-Terlizzi, e Ilaria De Vanna, vicepresidente della cooperativa C.R.I.S.I., arricchendo il dibattito con esperienze e prospettive concrete.
Nel corso della serata, alcuni ragazzi della Comunità Emmanuel di Triggiano hanno condiviso le proprie riflessioni, raccontato le loro esperienze di vita e letto passi del libro, rendendo ancora più vivo il confronto sul tema della giustizia e del perdono. Messina, forte della sua esperienza di magistrato, ha raccontato la genesi di Sbarre, romanzo che ripercorre la vicenda di Alfio Penda, condannato ingiustamente a venticinque anni di carcere per un omicidio che non ha commesso. Una storia che intreccia suspense e denuncia sociale, mettendo in luce il fragile equilibrio tra la necessità di punire il crimine e il diritto alla verità.
L’incontro si è chiuso con un intenso dibattito, tra domande del pubblico e testimonianze, lasciando emergere un messaggio chiaro: la giustizia non può esistere senza umanità, e ogni errore giudiziario è una ferita che la società ha il dovere di riconoscere e riparare.
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