Puglia, un terzo degli ulivi monumentali distrutto dalla Xylella

La Xylella continua a devastare il patrimonio olivicolo della Puglia, con un terzo degli ulivi monumentali ormai perduto. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, che annuncia il via libera al secondo bando di innesti, un intervento sperimentale per tentare di salvare gli esemplari secolari e millenari. Il progetto dispone di una dotazione finanziaria di 1,7 milioni di euro prevista dal Piano di rigenerazione olivicola.

Con il primo bando, ricorda Coldiretti, sono stati finanziati 45 interventi per un totale di 1,3 milioni di euro. Ora si punta a una più ampia partecipazione delle aziende agricole, grazie a procedure semplificate. Tuttavia, sottolinea l’associazione, gli olivicoltori necessitano di un sostegno al reddito per almeno cinque anni, fino a quando gli ulivi innestati non torneranno produttivi, e di incentivi per ettaro coltivato.

“Non esistono cure per salvare gli ulivi infetti da Xylella”, ha dichiarato Giovanni Ripa, presidente di Coldiretti Brindisi. “L’innesto con varietà resistenti rappresenta una strada per convivere con il batterio e preservare gli ulivi millenari. Tuttavia, è una pratica adottata con ritardi significativi, che su piante fortemente compromesse non produce i risultati sperati. È necessario anche aumentare il costo per innesto, così da garantire un sostegno reale alle aziende”.

Nella Piana degli ulivi monumentali, Coldiretti stima la presenza di circa 250mila esemplari di straordinario valore, alcuni dei quali potrebbero avere fino a tremila anni di età, con tronchi che superano i dieci metri di circonferenza. Un patrimonio inestimabile che rischia di essere distrutto per sempre.

Dal 2013 a oggi, il batterio ha devastato ottomila chilometri quadrati di territorio pugliese, causando danni stimati in quasi tre miliardi di euro.

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