Puglia- Durante la pandemia, la protezione civile pugliese ha potenziato la presenza degli operatori socio-sanitari negli istituti penitenziari: i dipendenti così inseriti si sono prodigati, assieme a medici e infermieri, per garantire la tutela della salute dei detenuti. Un servizio prezioso che rischia però di andare vanificato secondo il consigliere regionale Paride Mazzotta: “ Con l’approssimarsi della fine dell’emergenza, potrebbe terminare anche l’attività prestata dagli Oss nelle carceri e sarebbe un grave errore non intervenire: la pandemia ha messo in chiara evidenza la loro insostituibile funzione e utilità ed è per questo che, la scorsa settimana, ho depositato una richiesta di audizione per far luce sul futuro assetto dell’assistenza socio-sanitaria. In Commissione Sanità, quindi, audiremo gli assessori regionali alla Salute e al Lavoro, il responsabile della Protezione Civile, i direttori delle case circondariali pugliesi ed un rappresentante degli Oss impiegati nelle strutture di detenzione. L’obiettivo è quello di verificare la posizione dei vari interlocutori e capire se condividano l’esigenza di preservare la presenza degli Oss, che concorrono a migliorare l’assistenza ai detenuti” conclude Mazzotta
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