Cerignola-Pescara, polemiche su limitazioni imposte da Osservatorio

centered image

centered image

I tifosi ofantini si sentono penalizzati per regole diverse tra andata e ritorno: in Abruzzo solo con Fidelity Card


In vista della doppia semifinale playoff tra Cerignola e Pescara, prevista per il 25 e 28 maggio, non si placano le polemiche legate alle decisioni assunte dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che ha disposto misure differenziate per le due gare.

Per l’andata, in programma domenica 25 maggio allo stadio Monterisi di Cerignola, sarà consentita la vendita dei biglietti per il settore ospiti esclusivamente ai residenti in provincia di Pescara, senza necessità di tessera del tifoso.

Al contrario, per il ritorno di mercoledì 28 maggio allo stadio Adriatico di Pescara, l’accesso al settore riservato agli ospiti sarà consentito solo ai residenti in provincia di Foggia che siano anche in possesso della Fidelity Card. Una restrizione che ha suscitato malcontento tra i tifosi gialloblù, notoriamente contrari all’utilizzo della tessera del tifoso, e che potrebbe determinare l’assenza del tifo organizzato nella gara decisiva.

La disparità tra i due provvedimenti ha alimentato un acceso dibattito nell’ambiente cerignolano e tra le istituzioni locali, dove si denuncia una limitazione penalizzante per la tifoseria ofantina.

La questione sarà affrontata nella riunione del GOS (Gruppo Operativo Sicurezza), convocata per la mattinata di venerdì 23 maggio, come da prassi in occasione di eventi sportivi ad alto profilo.

Restano da chiarire eventuali margini di modifica o conferma delle misure, ma il clima tra le tifoserie, ed in particolare negli ambienti in riva all’Ofanto, si è già surriscaldato in attesa della doppia sfida che vale l’accesso alla finale playoff di Serie C.

About Author

centered image