ANDRIA – Restano vive le polemiche sul futuro del nuovo ospedale della BAT, che dovrebbe sorgere in territorio di Andria. Nonostante i fondi precedentemente stanziati, pari a circa 138 milioni di euro, restano ancora le lacune finanziarie legate sia alla costruzione, che richiederebbe un ulteriore contributo di 150 milioni di euro, sia alla fase logistica, con l’acquisto delle strumentazioni mediche necessarie che farebbe lievitare la spesa complessiva.
La protesta parte dagli esponenti di Fratelli d’Italia di Andria e Canosa, che lamentano l’assenza della direttrice generale dell’ASL della BAT Tiziana Dimatteo nell’incontro previsto lo scorso venerdì nel comune federiciano e convocato dal capogruppo del partito in Regione Francesco Ventola e dagli onorevoli Mariangela Matera e Benedetto Fucci.
Nella nota politica si fa riferimento alla necessità di accelerare le operazioni per reperire i fondi, un problema che va avanti da oltre due anni nonostante le promesse di ottenere a stretto giro uno dei migliori ospedali del territorio con 400 posti letto.
L’auspicio di Fratelli d’Italia è che attraverso il contributo del Governo Meloni al Fondo Sanitario Nazionale si possano avviare le pratiche per ottenere i finanziamenti mancanti, con la richiesta di scavalcare ogni appartenenza politica e consegnare quanto prima una struttura alla BAT che colmi la precedente chiusura di quattro ospedali della provincia, una scelta risalente ad oltre un decennio fa. Attesa per nuovi incontri con l’ASL e con l’assessore Rocco Palese.
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