Dieci partite da titolare su tredici, un gol segnato (da tre punti) contro la Gelbison e una domanda che sorge spontanea: come fa un classe ’98 come Fabio Delvino a giocare in Serie D? C’è anche del suo nello sprint del Matera verso l’alta classifica: i biancazzurri, infatti, reduci da due vittorie consecutive distano sei lunghezze dall’Altamura capolista e occupano al momento il quarto posto in classifica. Tra i migliori contro l’Andria, sua ex squadra e dove ha lasciato ottimi ricordi nonostante la retrocessione, oggi l’ex Alessandria e Francavilla è uno dei pilastri della retroguardia di Panarelli e con Cipolletta (precampionato vissuto in C con il Brindisi) forma un asse di tutto rispetto e meritevole di altre categorie.
Una carriera che parla chiaro: a 25 anni vanta oltre 130 presenze tra i professionisti, è stato a lungo una costante della Virtus Francavilla (77 partite) e in Puglia ha indossato anche le maglie di Bisceglie e Andria. Ora culla un sogno: quello di riprendersi la Serie C e il professionismo, magari in una piazza come Matera, dove ha trovato l’unico reale progetto serio e concreto a convincerlo così tanto da scendere addirittura di categoria. Diversi gli accostamenti in estate, ma il centrale barese ha scelto un club che gli garantisse continuità per dimostrare tutto il suo valore. Detto, fatto: è questo il vero Delvino.
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