Il Fasano riparte da Gaetano Iannini in panchina e da Mariano Fernandez nel ruolo di ds. Allenatore e direttore sono stati presentati nella cornice di Lido Belli Freschi, prima della partenza della preparazione fissata per lunedì prossimo. Ecco le loro prime dichiarazioni.
Fernandez: “Lunedì comincia il ritiro, ho preso in mano una situazione con una rosa quasi interamente da costruire. E’ stato confermato il capitano Ganci, assieme a Losavio e sono stati presi giocatori per cui Fasano dovrà essere un trampolino di lancio. Gente motivata che deve venire qui motivati, per lavorare con professionalità e serietà. Se sarà così arriveranno i risultati a livello collettivo e anche a livello individuale. Prima la rosa diventa squadra e più facilmente arriveranno i risultati, questo sarà il nostro obiettivo per l’inizio della preparazione. La squadra è a buon punto, mancano tre-quattro elementi per andare a completarla. A inizio settimana arriverà qualche altro allenamento soprattutto nel reparto difensivo, dopodiché il ritiro ci aiuterà a capire le dinamiche, dove possiamo intervenire. La squadra è all’80%. In questo girone non si può andare a fare a gara a prendere un giocatore visti i budget delle altre, sono convinto che chi è arrivato dagli altri gironi ha motivazioni alte e farà bene, a prescindere dal budget che non è quello delle tre-quattro big. A Fasano troveranno tutto a disposizione per lavorare bene e noi pretendiamo altrettanto”.
Iannini: “L’esperienza con il settore giovanile della Cavese mi ha cambiato. Sono sicuramente diverso rispetto a tre anni fa. Arrivo in un girone molto difficile come quello pugliese, adesso bisognerà tutti sulla stessa linea, dai giocatori, alla società, alla tifoseria per fare un risultato importante. Fernandez è un direttore importante, che sa costruire le squadre. Adesso starà a noi dimostrare sul campo. La squadra giocherà con la difesa a quattro, poi vedremo con il mercato quali potranno essere gli accorgimenti. Non ci dobbiamo mettere in competizione con nessuno ma non abbiamo paura di nessuno”.
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