Maribrin: ‘Dialogo negato al sindacato, scatta la protesta’

Dialogo negato alla Flai e alla Cgil sul futuro dei lavoratori della Maribrin. Nonostante l’impegno profuso resta ancora da scrivere il futuro lavorativo per 10 lavoratrici e lavoratori . E tutto questo nonostante il lavoro svolto con serietà e responsabilità da questo sindacato per risolvere una vertenza delicata. Serietà e responsabilità che richiediamo ora alla Maribrin per conoscere una risposta certa sul destino dei suoi dipendenti per i quali alla fine del mese (il 31 dicembre) è in scadenza il contratto.

Dallo scorso luglio Flai e Cgil sono impegnate accanto ai lavoratori per il salvataggio dei posti. Ricordiamo brevemente che alla base della crisi dell’azienda, la quale allora annunciava la chiusura dei battenti e il licenziamento dei lavoratori, c’erano sostanzialmente due problemi: la mancanza del via libera ed il finanziamento regionale per il progetto di installazione di un impianto fotovoltaico da 200 le ed il contributo per ristorare le perdite per i mancati ricavi dovuti al Covid 19. Queste due criticità che mettevano a rischio la sopravvivenza dell’azienda e di conseguenza il futuro di dieci lavoratori dell’impianto storico di itticoltura brindisino.

Il primo problema della Maribrin Srl era: l’impossibilità di utilizzo dei fondi FEAMP PO 2014-2020 per l’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni per un efficientamento energetico dell’impianto di itticultura marina del sito produttivo di contrada Pandi operativo all’interno del Parco naturale regionale di Saline Punta della Contessa, nonostante le  richieste di autorizzazione inoltrate con parere positivo, ma che restano bloccate da intoppi burocratici. L’azienda, per fronteggiare la crisi energetica, aveva  prodotto un progetto per l’installazione di un impianto di 200 kw per investimenti produttivi nell’acquacoltura e di efficientamento energetico dell’impianto di itticoltura marina che sfiora i 350 mila euro. Progetto che, pur ricevendo parere positivo il 24 maggio scorso restava ancora in attesa del decreto di finanziamento.

Il secondo problema era legato alla mancata compensazione per le perdite di fatturato della fase Covid per quasi 600 mila euro, fondi che avrebbero già dovuto essere stati stanziati dalla Regione Puglia attraverso i fondi Feamp PO 2014-2020 per ristorare le perdite per i mancati ricavi dovuti al Covid 19.

Entrambi i problemi sono stati superati lo scorso ottobre grazie all’azione sindacale svolta dalla Flai Cgil, dalla Camera del lavoro di Brindisi e dalla Flai Puglia e al coinvolgimento del Prefetto Carolina Bellantoni e del sindaco Riccardo Rossi a cui va il ringraziamento per l’impegno profuso per lo sblocco dell’impasse.

Da novembre a oggi tuttavia, nonostante le reiterate richieste d’incontro della Flai, da parte della Maribrin non ci sono state risposte circa una data per un approfondimento delle questioni burocratiche sul tappeto e in particolar modo sui rinnovi dei contratti in scadenza il prossimo 31 dicembre. Rinvi su rinvii che non lasciano dormire sonni tranquilli ai lavoratori.

L’impegno della Flai e della Cgil a tutela dei lavoratori Maribrin non si è mai fermato: chiediamo garanzie per i lavoratori e le chiediamo subito prima della fine del mese. La Flai e i lavoratori sono pronti alla mobilitazione con dei sit-in di protesta davanti la sede di Panittica Italia Soc. agricola Srl di Torre canne azienda in produzione con la stessa proprietà di Maribrin Srl già da martedì 20 dicembre e l’invio di una informativa al Prefetto.

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