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Maltempo e siccità, Puglia in ginocchio: Coldiretti lancia l’allarme

Un’ondata di maltempo con un brusco calo delle temperature, fino a 10 gradi in meno, ha colpito la Puglia, aggravando una situazione già critica per la fragilità del territorio. Secondo Coldiretti Puglia, dal 2024 sono stati registrati 157 eventi estremi tra tornado, grandinate, tempeste di vento e nubifragi, in un contesto già segnato dalla siccità che ha portato alla dichiarazione dello stato di calamità.

Le conseguenze di questa combinazione devastante sono evidenti: cali di produzione a doppia cifra per colture simbolo come grano e olio d’oliva, penalizzati dalla mancanza di acqua. Non sorprende, quindi, che il 69% degli italiani ritenga ormai inevitabile convivere con rischi ambientali sempre più frequenti, secondo un’indagine Coldiretti/Censis.

La siccità ha inoltre fatto lievitare i costi di irrigazione e messo in crisi le coltivazioni, complice la maturazione contemporanea delle verdure. I raccolti di grano, ciliegie, miele e olive sono stati dimezzati, con il settore apistico particolarmente colpito: oltre il 50% del miele non è stato prodotto a causa delle fioriture azzerate. Anche la campagna olearia ha subito un crollo del 40% rispetto all’anno precedente.

La crisi idrica ha ridotto il foraggio verde nei pascoli, costringendo gli allevatori a sostenere costi elevati per i mangimi. Coldiretti sottolinea la necessità di interventi urgenti per sostenere il settore agricolo, soprattutto dopo che il numero di aziende del comparto agricolo è sceso sotto le 700mila unità.

Un passo avanti significativo arriva dalla Commissione Europea, che ha accolto la richiesta di Coldiretti di modificare il regolamento “de minimis”, raddoppiando la soglia degli aiuti alle imprese agricole da 25mila a 50mila euro in tre anni. Questa misura rafforzerà anche il Fondo emergenza agricole, aumentando la capacità dei governi di sostenere le filiere in crisi.

Tuttavia, Coldiretti avverte che per garantire la sovranità alimentare europea occorrono interventi mirati sulle risorse della Politica agricola comune, destinandole esclusivamente ai veri agricoltori. La perdita di superficie agricola in Europa non solo compromette la sicurezza alimentare, ma aumenta le emissioni e riduce i presidi ambientali, con conseguenze negative anche sulla salute dei cittadini.

La Puglia, cuore agricolo del Paese, continua a lottare contro eventi estremi e sfide strutturali, mentre Coldiretti insiste sulla necessità di politiche solide per tutelare il settore e l’intera filiera agroalimentare.

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