Marsicovetere. Il presidio di Libera Val d’Agri ricorda Ottavia De Luise, la bimba scomparsa nel 1975

MARSICOVETERE- Il 23 maggio alle 18.30, in piazza Zecchettin a Villa d’Agri, il presidio di Libera della Val d’Agri “Ottavia De Luise”, insieme alla cooperativa Iskra e al comune di Marsicovetere, ricorderà Ottavia, la bimba sparita a Montemurro il 12 maggio 1975 a dodici anni e mai più ritrovata. Nell’occasione, saranno donate delle copie del fumetto “Ottavia De Luise – una bambina di Montemurro”, realizzato dal fumettista Nicola Gagliardi con Libera, alle biblioteche del comune di Marsicovetere e dell’Istituto Omnicomprensivo di Villa d’Agri. Di seguito, si pubblica la lettera che il presidio di Libera della Val d’Agri ha scritto per la piccola Ottavia.

“Cara Ottavia,

noi non conosciamo il tuo volto né ti abbiamo incontrata mai, tuttavia, resti sempre nei nostri cuori e come ogni anno vogliamo festeggiarti dedicando a te una giornata di allegria. Ci piace immaginarti con i tuoi coetanei a cercare il tuo libro preferito nel carrozzone della biblioteca viaggiante; ci piace vederti scorazzare per la piazza di Villa d’Agri e ridere alle smorfie degli animatori, che la cooperativa ha coinvolto per alimentare il ricordo di te. “In memoria di Ottavia De Luise”, infatti  recita la locandina  con il programma delle attività.

In questa giornata, però, è più bello pensarti libera e spensierata e riconoscere nel volto di tutti, il tuo sguardo e la tua gioia. Sicuramente la tua è una brutta storia ed è simile a quella di tante altre ragazze e ragazzi della tue età, che come te sono stati inghiottiti dal vasto mare della dimenticanza e del silenzio.

Oggi però, non intendiamo parlare del terribile epilogo della tua vita, ma vogliamo tornare un po’ indietro e sentirti raccontare dei tuoi desideri, del tuo colore preferito, di cosa vorresti fare da grande, agli amici e alle amiche, mentre ve ne state seduti sul muretto della piazzetta del tuo paesino, Montemurro. Con questa immagine, cara giovane Ottavia, intendiamo rispondere a tutti coloro che, a chi chiede di te, continuano a dire: “io Ottavia non la ricordo e non la voglio ricordare.”

 

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