L’eredità di Salvatore Morelli

Un patriota dimenticato. Un grande uomo, che lottò per il riformismo e la questione femminile in Terra d’Otranto, caduto quasi nell’oblio. Nel bicentenario della nascita l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano (Comitati provinciali di Bari, Brindisi, Lecce, Taranto), ha voluto ricordare in collaborazione con il comitato scientifico nazionale, la figura di Salvatore Morelli con lo sguardo rivolto al pensiero di questo personaggio poliedrico che ha lasciato un segno indelebile. A Lecce è stato acceso un faro sulla sua eredità nel corso del convegno svoltosi a Palazzo Vernazza. L’azione politica del liberale e repubblicano Salvatore Morelli, nato a Carovigno il primo maggio 1824, precorrendo i tempi, perseguì tre obiettivi: la laicità dello Stato; l’obbligatorietà, la gratuità, la laicità e la parità dell’istruzione; l’emancipazione civile e politica della donna.

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