Da diversi anni a Lecce un’obbrobriosa impalcatura nasconde la chiesetta tardo-rinascimentale di San Marco nella centralissima piazza Sant’Oronzo. Addossata al Sedile, si presenta avvolta in una gabbia di tubi innocenti e rassegnata per il fatto che la sua gabbia di ferro oscura la storia della colonia dei mercanti veneziani che nel 1543 vollero erigerla e sulla lunetta del portale apporvi la statua del glorioso leone alato di S. Marco simbolo della Veneta Serenissima Repubblica. Imprigionata a causa del distacco di un frammento lapideo è stata da tempo messa in sicurezza ma così è rimasta dopo il restauro e la verifica statica quasi come se qualcuno si fosse dimenticato di liberarla da quella brutta prigione di ferro e non è dato sapere se quelle impalcature gravino sulla comunità dei leccesi insofferenti e amareggiati di fronte a uno spettacolo che non è certo un bel biglietto da visita per turisti e visitatori.
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