LECCE – “Trenta giorni e le erbacce spariscono”. Era il maggio 2024, in piena campagna elettorale, e con queste parole l’attuale Sindaco di Lecce prometteva, in un video girato al Campo Montefusco (meglio conosciuto come Parco CONI), un intervento tempestivo per ripulire l’area. Undici mesi dopo, però, il parco è ancora avvolto dal degrado, e quella promessa, per molti cittadini, è diventata l’emblema di una politica fatta di slogan e disattese.
A riportare l’attenzione sulla vicenda è stato il consigliere comunale Giovanni Occhineri, con un post pubblicato sui social in cui denuncia il totale stato di abbandono in cui versa il parco, raccogliendo le segnalazioni di numerosi residenti e sportivi che ogni giorno si allenano tra sterpaglie e incuria.
“Ci corre l’obbligo di avvisarla – scrive Occhineri rivolgendosi direttamente al primo cittadino – che i cittadini, dopo che di 30 giorni ne sono passati tanti, 11 mesi in particolare, si sono sentiti in dovere di chiamare una testata giornalistica per testimoniare lo stato di degrado”.
Il Campo CONI, un tempo punto di riferimento per l’attività fisica all’aria aperta, oggi è in condizioni critiche: piste ormai impraticabili, erba alta ovunque e nessun intervento visibile da parte dell’amministrazione. A pesare, oltre alla situazione oggettiva, è il silenzio dell’assessore allo Sport, che finora non ha preso posizione né avviato azioni risolutive.
“Possibile che dobbiamo sopportare che in campagna elettorale si dica qualunque cosa?”, incalza Occhineri, chiedendo al Sindaco un intervento immediato per restituire dignità a uno spazio pubblico che dovrebbe rappresentare un’opportunità, non un motivo di disagio.
Intanto, cresce la frustrazione di chi continua a frequentare il parco nonostante tutto, tra buche e vegetazione incolta. Undici mesi dopo, la promessa dei “30 giorni” si è trasformata in un boomerang politico che pesa come un macigno sulla credibilità dell’amministrazione.
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