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La realtà virtuale nelle Rsa per migliorare le condizioni degli anziani

ANDRIA – L’utilizzo della realtà virtuale nelle RSA rallenta il decadimento cognitivo nei pazienti e favorisce il miglioramento dell’umore. E’ quanto emerso da uno studio che ha messo a punto una tecnica psicoterapica che prevede l’ausilio dei visori 3D.

 

 

Tecnica che è stata applicata per la prima volta in Italia nelle RSA Madonna della Pace e Madonna delle Grazie di Andria, dove sono stati presi in esame 15 utenti (11 donne e 4 uomini, alcuni affetti da patologie degenerative come l’Alzeimer) dell’età media di 81 e con un livello di scolarizzazione elementare, i quali, per quattro mesi sono stati sottoposti a sessioni di realtà virtuale attraverso esperienze “immersive” della durata di 10 minuti. I risultati della ricerca sono stati presentati questa mattina nel corso di un convegno che si è tenuto ad Andria presso l’RSA Madonna della Pace, alla presenza del Sottosegretario al Ministero della Salute, on Marcello Gemmato, dell’Assessore Regionale alla Sanità, Rocco Palese, della sindaca di Andria Giovanna Bruno, del direttore generale della Asl BAT, Tiziana Dimatteo, del direttore del Distretto Sociosanitario di Andria, Giuseppe Coratella, oltre ai rappresentanti del sistema Rsa pugliese. I benefici dell’introduzione dei visori 3D a sostegno dei protocolli di assistenza agli anziani sono stati misurati attraverso l’elaborazione di quattro test (Mini Mental State Examination, fluenza verbale per lettera e per categoria e Geriatric Depression Scale). I risultati ottenuti al termine della sperimentazione hanno chiaramente dimostrato un netto miglioramento delle condizioni cognitive ed emotive dei pazienti aprendo così scenari nuovi e profondamente innovativi in ambito di assistenza agli anziani e ai soggetti fragili.

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