L’aumento a due cifre era atteso, ma ha superato le stime della vigilia: nei prossimi 3 mesi, la bolletta della luce sarà più cara del 18,6% rispetto al trimestre luglio-settembre. In vista della stagione invernale e di maggiori consumi, non è una buona notizia.
La tariffa per il mercato tutelato (circa 9 milioni su 30 milioni di clienti domestici) sale a 28,29 centesimi di euro al kWh, fa sapere l’Arera, ma rispetto allo stesso periodo del 2022 cala del 57% (era 66,01 cent). La spesa per la famiglia-tipo (che ha consumi medi di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023 sarà di circa 889,60 euro, -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.
Un calcolo che non basta ai consumatori che parlano di “stangata” e osservano come il prezzo la luce torni ai livelli di fine 2021 e registra un rincaro del 47,3% sul 2020. Calcolando dal 1 ottobre 2023 al 30 settembre 2024, la spesa sale a circa 765 euro che sommati ai 1.265 del gas, determinano una stangata complessiva intorno a 2.030 euro dicono Assoutenti, Codacons e Unc.
Per frenare ulteriori aumenti il fronte delle associazioni, che comprende anche Federconsumatori, chiede al governo il rinvio della fine del mercato a maggior tutela (in cui le cui condizioni economiche e contrattuali sono stabilite dall’Autorità), che per la luce scade ad aprile 2024 e per il gas il 1 gennaio prossimo.
Una proroga della maggior tutela sarebbe “più che giusta” ha detto anche il direttore di Enel per il mercato italiano, Nicola Lanzetta, perché “probabilmente non è il momento migliore” per la migrazione coatta delle famiglie sul libero mercato. Chi già riceve il bonus elettrico (le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro e 30.000 euro per le famiglie numerose) avrà, da ottobre a dicembre in automatico un contributo straordinario, crescente con il numero dei componenti familiari.
Una misura che vale in totale 300 milioni di euro prevista dal decreto approvato dal Cdm lo scorso 25 settembre. I bonus sociali vengono aggiornati per garantire un risparmio del 30% sulla bolletta elettrica (al lordo delle imposte) e del 15% su quella gas (al netto delle imposte), aggiunge l’Arera. Il contributo, ricorda l’Autorità, si affianca a quelli del gas, per cui nel quarto trimestre sono confermati azzeramento degli oneri generali e riduzione Iva al 5%.
Martedì prossimo, l’Arera comunicherà la tariffa del gas per settembre, stimata da Nomisma energia in crescita del 9%. Stefano Basseghini. presidente dell’Autorità per l’energia, reti e ambiente, osserva che “è vero che i prezzi dell’energia non mordono con l’aggressività di un anno fa, ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio, con inevitabili riflessi nella bolletta anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro”.
Oggi il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam ha chiuso in rialzo a ridosso dei 40 euro. E comunque, “anche senza lo stimolo dei prezzi alti è importante in questa stagione invernale prestare molta attenzione al contenimento dei consumi e, per quanto possibile, a sviluppare investimenti di efficienza energetica”. Un suggerimento rivolto alle famiglie ma anche alle imprese.
L’aumento della spesa energetica, osserva la Coldiretti riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare, per le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione.
L’aumento del prezzo dell’energia elettrica, per chi è ancora in tutela, “è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso (Pun) previste in aumento per il quarto trimestre 2023 anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde”, spiega l’Arera precisando che la componente ‘prezzo energia’ a copertura dei costi di acquisto incide con +19,4% e la voce oneri di sistema con +0,4%.
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