Anche nel 2023, l’Italia si conferma tra i peggiori Paesi dell’Unione Europea per il divario occupazionale di genere, un primato negativo condiviso con Grecia e Romania.
È quanto emerge dall’ultimo Annuario di Eurostat sulle regioni europee, pubblicato oggi, giovedì 26 settembre, che sottolinea come lo scorso anno almeno 17 regioni nell’UE presentavano un divario di genere nell’occupazione superiore a 20 punti percentuali, con un tasso di impiego maschile nettamente più alto rispetto a quello femminile.
Le regioni con il maggiore squilibrio si concentrano prevalentemente in Grecia (11), nel Centro-Sud Italia (8) e in Romania (4). L’Italia meridionale fa registrare le performance peggiori con Campania e Puglia che segnano un divario del 29,5%, seguite dalla regione greca di Sterea Elláda, con il 29,3%. Questi sono i divari occupazionali di genere più elevati dell’intera Unione Europea.
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