“Dopo anni di solleciti all’ARIF per il cattivo funzionamento degli impianti e la lentezza nelle riparazioni, alcune delle quali mai effettuate, accolgo il grido di allarme degli agricoltori pugliesi”. Lo scrive in una nota Renato Perrini, capogruppo di Fratelli d’Italia, sollecitando un sopralluogo con il commissario Francesco Ferraro.
“L’irrigazione è divenuta strategica per la vocazione ortofrutticola e vitivinicola di pregio dei comprensori agricoli rappresentati dai nostri Comuni. In provincia di Taranto, per esempio, il pozzo di San Crispieri risulta inutilizzato e spento tutti i giorni dalle 18 e completamente fermo tutte le domeniche, a differenza di altri pozzi che operano 24 ore su 24. È evidente che l’ARIF ha, come minimo, problemi di organizzazione: ho verificato personalmente che in alcuni uffici territoriali, per esempio, c’è solo un impiegato che deve occuparsi anche di numerose pratiche tra fatturazione, stipula contratti, protocollo e pratiche amministrative. In una situazione del genere è chiaro che si moltiplicano i disservizi e i tempi di risposta all’utenza”, continua Perrini.
“La priorità è quindi una riorganizzazione complessiva dell’ARIF e dei Consorzi per ottimizzare l’impiego delle risorse e ridurre gli sprechi. Non possono essere gli agricoltori a pagarne le spese, sostenendo un costo esorbitante per un bene irrinunciabile come l’acqua per uso irriguo. Tenuto conto che, a seconda degli agri di appartenenza, gli agricoltori versano nelle casse comunali un’imposta senza ricevere in cambio alcun servizio. Inoltre, i turni di adacquamento per i singoli terreni sono piuttosto lunghi, senza una definizione precisa di date e orari”, aggiunge il capogruppo di Fratelli d’Italia.
“Per tale motivo, solleciterò con urgenza un sopralluogo con il commissario straordinario del Consorzio unico di bonifica Centro Sud e il Direttore Generale dell’ARIF, Francesco Ferraro, al fine di comprendere quali soluzioni urgenti intendano intraprendere”, conclude Perrini.
potrebbe interessarti anche
Frode del vino: spacciato per sardo, ma arrivava da Puglia e Sicilia
Turismo italiano sotto attacco: 3,3 miliardi di euro in mani delle mafie
Italia al vertice della motorizzazione UE: cresce utilizzo auto tradizionali
Esplosione Eni Calenzano: salgono a 5 i morti, nuovi dettagli su dinamica
AQP punta su qualità e sostenibilità: rivoluzionato sistema valutazione fornitori
Mercato Barletta, Dileo: “revocata ordinanza per volontà dei commercianti“